Il Parlamento polacco ha respinto una proposta di legge per la depenalizzazione dell'aborto. I risultati del voto sono stati 215 a favore del disegno di legge, 218 contrari e 2 astenuti.
In primo luogo, è stata messa ai voti una mozione per respingere interamente il progetto di legge. Il risultato è stato 215 deputati a favore della bocciatura, 216 contrari e 2 astenuti. Successivamente, è stata messa ai voti la mozione della Commissione per l'adozione del progetto di legge nella sua interezza. Questa mozione è stata respinta dalla Dieta, seguita da una standing ovation e da deputati che hanno intonato "pro-vita!".
Prima del voto, il Presidente Andrzej Duda ha annunciato che non avrebbe firmato la legge se fosse stata approvata dal Parlamento, avvalendosi dei suoi poteri costituzionali presidenziali.
L'emendamento proposto al Codice penale avrebbe comportato l'assenza di responsabilità per coloro che assistono una donna nell'aborto fino alla 12a settimana di gravidanza, anche in caso di morte della donna. Dopo la 12a settimana, la responsabilità sarebbe stata inferiore a quella attualmente prevista dal Codice penale. Il progetto di emendamento, che alla fine è stato respinto, prevedeva anche che un medico che praticasse un aborto fino al 9° mese di gravidanza, in caso di gravi difetti fetali, non avrebbe commesso un reato.
La bocciatura del disegno di legge da parte del Parlamento polacco rafforza l'impegno della nazione per la protezione della vita. Questa decisione sostiene i valori che danno priorità alla dignità della vita umana, assicurando che i più vulnerabili tra noi ricevano la protezione che meritano. Mantenendo severe norme legali contro l'aborto, la Polonia continua ad affermare la sua posizione sul diritto alla vita, riflettendo i principi morali ed etici che sono alla base della sua società. Questo risultato non solo onora il valore intrinseco di ogni essere umano, ma costituisce anche un precedente per la conservazione della vita in tutte le sue fasi.